I Vampiri in TV

20 01 2010

Il fascino per il mito dei vampiri è riuscito a resistere al passare del tempo; così, dalla letteratura al cinema, dai fumetti alla tv, il passo è stato breve.

Sono molte le serie tv dedicate ai vampiri, soprattutto dopo il loro ritorno al cinema: in principio fu Buffy l’Ammazzavampiri, che dal grande schermo fu portata sul piccolo dalla bella e brava Sarah Michelle Gellar, a cui fece seguito lo spin off Angel interpretato da David Boreanaz. Oggi è la volta di Moonlight, True Blood e The Vampire Diaries; e sembra che i produttori non vogliano fermarsi qui.

In questa panoramica, però, a differenza dei precedenti post riguardanti i vampiri, non voglio parlare di meriti e/o demeriti delle serie elencate, ma voglio parlare di quei serial che non hanno un diretto legame con i vampiri, ma che si sono occupati di loro.

In particolare voglio parlare di The X-Files, Supernatural, Dark Angel e CSI: scena del crimine.

Cominceremo con la serie più “vecchia” e “cult” di tutti i tempi: The X-Files.

Questa serie ha dedicato ben due episodi al “vampirismo”, uno nella seconda stagione – Giochi di sangue – e una nella quinta stagione – Vampiri -.

Nel primo episodio, alle prese con un trio vampirico è il solo agente Fox Mulder, il quale – reduce dalla recente perdita della sua collega Dana Scully, presumibilmente rapita dagli alieni – investiga sulla morte violenta di un uomo d’affari di Los Angeles. L’omicidio somiglia ad altri casi che si ritiene siano stati commessi dai Trinity Killers: il corpo della vittima è privo di sangue, diversi morsi vengono trovati sulla  giugulare e su vene primarie, e una citazione biblica scritta con il sangue della vittima è rinvenuta su una parete dell’abitazione.

Mulder seguendo le tracce di un primo sospetto, lo trova a cenare con sangue umano. L’uomo, che si definisce il “Figlio”, mira all’eternità perché non crede nella vita dopo la morte. L’agente dell’FBI ritiene che il ragazzo sia un impostore; ma questi rinchiuso in una cella che dà a est, muore per gravi ustioni appena il sole passa attraverso le sbarre. Di qui l’indagine si complica portando a credere che sia tutto vero e che i vampiri esistano, cosa a cui neanche Mulder pareva credere.

Il secondo episodio – Vampiri – è visto da due punti di vista: quello di Scully, prima, e quello di Mulder, dopo. L’episodio, infatti, si apre con un apparente errore da parte di Mulder che scambia un ragazzo per vampiro e lo uccide impalandogli il cuore, è con lo svolgimento dei loro racconti e la solita fredda lucidità scientifica di Scully che il caso troverà una soluzione, o quasi. Infatti tra droghe e suggestioni, finiranno con il riferire che l’intero paesino di Chaney, in Texas, era abitato da vampiri.

In entrambi i casi non viene data alcuna spiegazione né ai fatti (le morti per dissanguamento), né alle possibili realtà. Se questo è un po’ tipico degli X-Files (lasciare dubbi e finali aperti), è vero anche che nel primo episodio, dove non c’è il protagonista razionale (Dana Scully), l’ipotesi mira prevalentemente e senza ombra di dubbio sulla certezza dell’esistenza dei vampiri; nel secondo, comparendo l’alter ego di Fox Mulder, la conclusione resta ambigua: sarà stato tutto frutto delle droghe o davvero gli abitanti di Chaney erano vampiri?

In ordine cronologico segue l’episodio di Dark Angel: Energia transgenica, della seconda stagione. In questo episodio esiste sì un vampiro, ma è un transgenico creato da Menticore (una sede governativa nella quale esperimenti genetici hanno dato vita a ragazzi/soldato con poteri psico/fisici potenziati). Il soggetto in questione ha un sangue ricco di endorfine e steroidi che potenziano il corpo umano; Menticore lo ha creato al fine di rendere dipendenti gli esseri umani al sangue del vampiro transgenico.

In una serie fantascientifica come questa era facile aspettarsi l’esistenza di vampiri, magari venutisi a creare in seguito dell’onda d’impulso che ha fatto crollare l’economia mondiale e regredire il genere umano, ma la produzione ha mantenuto tutto su un piano pseudo/scientifico.

Dove, per causa di forza maggiore, si è puntati sulla pura scientificità è CSI: scena del crimine. Nell’episodio della quarta stagione, Succhiatori di sangue, il caso secondario – affidato a Catherine e Warrick – affronta il mondo dei vampiri HLV (Human Living Vampires). Si apre uno spiraglio su quest’universo di HLV, Gothic ed Emo, ma finendo con l’inevitabile considerazione che coloro che bevono “veramente” il sangue siano degli omicida psicopatici.

Interessante – ma non comprensibile – è l’uso, da parte dei sedicenti vampiri di questo episodio, del simbolo egizio “Ank”. L’Ank, o Croce della Vita, che per gli antichi Egizi era un simbolo di protezione e di augurio di lunga vita, qui viene idolatrato e usato come simbolo di vita eterna. Benché in una lettura più approfondita possiamo lasciar passare questa visione, non si comprende perché Warrick sostenga sia tra i simboli usati dai vampiri moderni.

Concludiamo questa panoramica con il più recente Supernatural. La serie vede due fratelli, Dean e Sam, alle prese con tutte le creature della notte, del male e degli incubi più diffusi; non c’è, pertanto, da meravigliarsi se la serie dedica, quasi ogni stagione, un episodio ai vampiri. Ovviamente in questa serie i vampiri, come tutti i “demoni” del nostro subconscio, sono reali. Anche qui abbiamo una visione differente della natura vampirica: non vengono bruciati dal sole, ma solo indeboliti; possono essere uccisi o con la decapitazione o con speciali pallottole d’argento; stanno male e perdono le forze se bevono il sangue di un uomo morto.

In conclusione, possiamo affermare che i vampiri e/o il vampirismo sono argomenti che affascinano chiunque; forse sulla scia di una moda, forse perché “davvero” immortali, i vampiri fanno ormai parte della “realtà” quotidiana. Scoprire che esistono veramente farebbe meno scalpore di una incontrovertibile prova della loro inesistenza.